Quota 100: davvero un'azienda manderà in pensione 150 lavoratori e ne assumerà altrettanti, come dice Salvini?

Su Twitter il vicepremier ha ventilato un rapporto 1 a 1 tra pensionati-neoassunti, ma l'azienda ne prenderà un centinaio in tre anni. Il fact checking

È la Portovesme srl di Portoscuso, nella provincia del Sud Sardegna, la società che ha stregato il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Lunedì sera, con i tweet a supporto della sua intervista in diretta tv su Rete 4, il leader del Carroccio ha raccontato di una società del Sulcis che manderà in pensione 150 persone per assumere altrettanti “giovani sardi, approfittando delle maglie larghe di quota 100. In realtà non sarà un turnover uno a uno e i tempi non sono certo immediati, ma il programma c'è.

L'amministratore delegato della Portovesme, Carlo Lolliri, ha spiegato a Wired che “i 150 pensionamenti sono previsti in un piano triennale. Ad entrare in azienda saranno via via 80-100 persone”. Conti alla mano, nella migliore delle ipotesi dopo le uscite per la pensione la forza lavoro diminuirà di un terzo. Ma il rischio è che ci si possa avvicinare alla metà.

#Salvini su #Quota100: in Sardegna, nel Sulcis, imprenditore mi ha ringraziato perché può mandare in pensione 150 persone, e potrà assumere 150 giovani sardi. Mandate pure le telecamere in quell’azienda. 📺 #QuartaRepubblica @QRepubblica pic.twitter.com/RMiiQxh3bo

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) February 25, 2019

La Portovesme è una società controllata della multinazionale svizzera delle estrazioni minerarie Glencore. Sul proprio sito internet si presenta come “l'unico produttore di zinco e piombo in Italia” e mostra con orgoglio lo status riconosciutole dal governo, secondo cui l'impianto è “di importanza strategica nazionale”**.

Lolliri ha spiegato di aver aperto le porte al vicepremier durante uno dei tradizionali tour che in campagna elettorale tutti i politici fanno con i dipendenti delle società più o meno grandi. E a cercar bene, in ambienti sindacali circola anche un video che ritrae Matteo Salvini in giacca catarifrangente stile gilet jaunes intento a parlare a una platea di operai, affiancato dallo stesso Lolliri e dal futuro governatore dell'isola, Christian Solinas. La data è 21 febbraio 2019, tre giorni prima delle elezioni regionali in Sardegna.

A Salvini era stato appeno annunciato il piano di turnover, pensato dal management aziendale approfittando anche dello scivolo offerto dalla riforma delle pensioni. “L'amministratore - ha spiegato il vicepremier ai dipendenti della Portovesme - mi diceva che anche grazie a quota 100 dei 1.500 operai in 150 riusciranno ad andare finalmente a casa e arriveranno altri 100 giovani. Quindi ci sono 150 futuri pensionati contenti e 100 futuri lavoratori contenti”**.

Un numero inferiore, quindi, ai 150 nel tweet condiviso sui social. Nel suo intervento, poco più di due minuti in totale, Salvini ha definito la Portovesme “l'immagine della Sardegna su cui vogliamo puntare”. E ha promesso di impegnarsi per “sbloccare” un finanziamento previsto da un accordo di programma “ormai vecchio di undici anni che dovrebbe far arrivare all'azienda 12 milioni di denaro pubblico”.

Ma il cuore del messaggio è l'assist a quota 100. Misura bandiera del programma elettorale della Lega. Dall'ultimo aggiornamento diffuso dal ministero del Lavoro rispetto alle richieste di quota 100, nella provincia del Sud Sardegna si contavano 271 domande alle ore 16 del 26 febbraio.