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Appuntamento col gusto trionfa in Sicilia grazie alla Carota Novella Igp di Ispica

Un successo l'iniziativa Appuntamento col gusto, dedicata alla Carota Novella Igp di Ispica, cucinata in 200 ristoranti dell'isola. Quest’anno si è registrato un raccolto pari all'84% in più rispetto al 2012

di Mariella Morosi
 
12 agosto 2013 | 12:51

Appuntamento col gusto trionfa in Sicilia grazie alla Carota Novella Igp di Ispica

Un successo l'iniziativa Appuntamento col gusto, dedicata alla Carota Novella Igp di Ispica, cucinata in 200 ristoranti dell'isola. Quest’anno si è registrato un raccolto pari all'84% in più rispetto al 2012

di Mariella Morosi
12 agosto 2013 | 12:51
 

Dolce, tenera e profumata, la Carota Novella Igp di Ispica si sta imponendo a tavola come protagonista di grandi piatti. Regina degli orti del Ragusano, questo ortaggio color aranciato intenso dal sole di Sicilia prende il sapore e anche il profumo. Alla base di mille preparazioni a cui cede discretamente il suo sapore, oggi questa carota dal cuore tenero diventa protagonista ed entra dalla porta principale delle grandi cucine. Lo fa grazie alla selezione rigorosa delle materie prime di qualità alla base della filosofia degli chef, di quelli che puntano al cuore dei sapori.

Tutto questo, ma anche la grande attenzione e il rispetto dei saperi della tradizione ha contribuito al successo di “Appuntamento col Gusto”, un'iniziativa che ha toccato 200 ristoranti in tutta la Sicilia e a cui hanno aderito anche i locali del circuito delle Soste di Ulisse nonché quelli di Confcommercio e di Federalberghi. In una parola, le associazioni di rappresentanza della migliore ristorazione e dell'ospitalità alberghiera della regione hanno proposto menu a base della Carota Novella di Ispica. Altro che ingrediente di base per le preparazioni di routine: questa volta le è stato destinato il posto d'onore.

Il gradimento di chi l'ha proposta, nei risotti, nei secondi piatti, nei dolci e anche nei gelati, ma anche di l'ha gustata, non si è fatta attendere, come al famoso ristorante Filippino di Lipari. «Ci ha colpito a tal punto il successo riscontrato nella nostra clientela - spiega Antonio Bernardi, quarta generazione alla guida del ristorante eoliano -che abbiamo deciso di dare vita ad un cena-evento, con un menu globalmente concepito con questa primizia». Anche al Dionisio di Siracusa la profumata carota è stata utilizzata per creare tutte le portate, dall’antipasto al dolce, in un susseguirsi si colori accesi.

«I piatti sono stati particolarmente apprezzati dalla clientela straniera del mio ristorante - spiega Lele Torrisi, chef e titolare - in tanti hanno chiesto informazioni sulle caratteristiche e sulla reperibilità del prodotto». Nessuna sorpresa invece da parte di Corrado Parisi della Locanda del Monsù e del mercato di Ispica che ha fatto della cucina di territorio equilibrata e delicata il suo cavallo di battaglia.

«La nostra clientela - spiega Mariella Damiano che si occupa dell’organizzazione della sala - è rimasta piacevolmente colpita dalla delicatezza di questo prodotto che noi proponiamo dall’antipasto, con una marmellata di carota e zenzero abbinata a dei formaggi, sino al gelato». Al Solemar di Palermo lo chef Francesco Vacarella l'ha utilizzata soprattutto per gli antipasti e i contorni. «La sua consistenza e la sua tenerezza - per la titolare Simona Di Prima - ben si prestano come completamento dei nostri piatti a base di pesce».

E c'è chi, come Lina Campisi del ristorante La Cialoma di Marzamemi, al di là del calendario di “Appuntamento col gusto”, inserirà stabilmente le specialità in menu. L'exploit della coltivazione della Carota Novella Igp comincia negli anni Cinquanta, anche per merito dell'export. Sembra infatti che gli importatori nordeuropei riconoscessero “a naso” le cassette delle vere carote di Ispica proprio dal profumo. La produzione è regolata dal Consorzio che dal 2010 riunisce 8 piccole e medie aziende in provincia di Ragusa.

Da un punto di vista produttivo, negli oltre 1500 ettari di territorio ammessi nel disciplinare, quest’anno si è registrato un raccolto di 700mila kg (+84% rispetto al 2012). Quest’incremento, al netto della variabilità del prezzo sul mercato, ha portato ad un aumento del 100% del fatturato: 423mila euro. Numeri ancora piccoli rispetto alle grandi produzioni ortofrutticole siciliane, ma che apre comunque buone prospettive economiche in un periodo difficile per l'agricoltura.

«Fin dalla nascita del consorzio di Tutela - sottolinea il presidente Carmelo Calabrese - abbiamo investito molto sulle azioni di promozione e comunicazione che hanno portato le singole aziende ad innescare un maggiore attività commerciale. Siamo riusciti a differenziare il nostro prodotto e a renderlo visibile nei suoi elementi caratterizzanti: naturalità, stagionalità, freschezza, integrità del valore organolettico, territorio di produzione, tipicità. Un valore aggiunto che ci fa ben sperare per il futuro».

Questa carota dal cuore tenera trova un grande impiego nella tradizionale cucina siciliana: nel classico soffritto insieme a cipolla e sedano, ma è speciale da sola in agrodolce. Immancabile in zuppe, lessi e bolliti, è coprotagonista della famosa caponata e di grandi dessert, come la torta di carote o il sorbetto di carote e limone verde. Ma questa carota dal cuore tenero dà il meglio di se anche cruda: in pinzimonio o, tritata o a julienne arricchisce sontuose insalate armonizzandosi con radicchi, cicorie e pomodori. Se vanta il record dell’ortaggio più centrifugato dai salutisti, le proprietà della carota, e non solo di questa campionessa della biodiversità, sono sempre più recepite dai consumatori.

I suoi sali minerali e il betacatotene che il nostro organismo trasforma in vitamine che ci tendono più sani e più belli. Il segreto è tutto nel terreno di Ispica, argilloso-calcareo. e il clima mediterraneo favorisce lo sviluppo della radice. Il risultato è un cuore poco fibroso, il profumo intenso, l'aroma deciso, con note erbacee e di frutta «Dobbiamo allargare la base produttiva sia per superfici coltivate che per aziende aderenti - spiega ancora il presidente Calabrese - perché la domanda salirà ancora. La grande distribuzione del centro nord d'Italia ha risposto bene, il prodotto è piaciuto al consumatore e sono state trasferite le giuste informazioni. Questo canale può dare ampio respiro e verrà presidiato con grande attenzione». In previsione molti progetti per questi paladini del Born in Sicily.

Il 2014 segnerà un'evoluzione ulteriore: aprire mercati esteri e trovare in Sicilia un accordo distributivo con i maggiori mercati ortofrutticoli grandi centri dell'isola. Su questo punto si gioca una partita importante per il Consorzio: «Dobbiamo poter raggiungere anche i consumatori della nostra isola - sottolinea Calabrese - nel tentativo di spronare tutti i siciliani a consumare più Sicilia. È un paradosso quello che l'agricoltura siciliana sta oggi vivendo: la nostra bilancia è ampiamente al passivo: consumiamo molti più prodotti non siciliani rispetto a quelli prodotti ida noi, facendo un torto alla qualità delle nostre produzioni e alla logica economica e salutistica che imporrebbe consumi a chilometro zero o quasi a zero. Speriamo che almeno con la Carota Novella di Ispica questo dato possa ribaltarsi in positivo, sia per i consumatori che per gli agricoltori siciliani».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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