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Fact Checking, Di Maio ha detto: "È il primo governo senza indagati". Ma è vero?

Il leader politico del M5s vanta un primato che non c'è. Anche altri esecutivi sono partiti senza ministri sotto inchiesta

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"Io sono qui per fare i fatti, insieme a una squadra di governo che non ha indagati e condannati, un unicum dal 1994”. È la frase detta dal vicepremier Luigi Di Maio il 2 giugno in un video girato nelle stanze del Mise e ripetuta oggi in un comizio a Ragusa. Ma è vero che da 1994 a oggi quello giallo-verde è l’unico che parte senza ministri indagati?
 
La risposta è no, perché anche altri governi sono partiti senza ministri indagati, come nel caso degli esecutivi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, per citare gli ultimi quattro dal 2011 a oggi. È vero che poi, nel corso dell'attività di questi governi, alcuni loro membri sono finiti sotto inchiesta. Uno degli ultimi casi è quello che riguarda Luca Lotti coinvolto nell'indagini Consip.
 
Altro è il discorso sui sottosegretari. Il governo Renzi, ad esempio, è partito con quattro sottosegretari indagati: Francesca Barracciu alla Cultura (indagata per le spese pazze alla Regione Sardegna), Umberto Del Basso De Caro alle Infrastrutture (anche lui indagato per i rimborsi del consiglio regionale in Campania), Vito De Filippo alla Salute (indagato nella rimborsopoli lucana), Filippo Bubbico al Viminale (indagato per abuso di ufficio),
 
Anche il successore di Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, è partito con tre sottosegretari indagati: Giuseppe Castiglione (Politiche agricole), Simona Vicari (Infrastrutture) e il già citato Vito De Filippo.
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Falso
E' dal 1994 che non accadeva che un governo si insediasse senza un ministro indagato o condannato. Con noi è stato possibile
Ragusa
domenica 3 giugno 2018
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